Prima ed ultima.
Ieri sera prima di cena ho scritto quanto segue e, anche se non vuoi, questa mail ti giungera' ugualmente, perche' ho il diritto di scriverti se mi va. E mi va.
Potresti cestinarla, ma non lo farai.
Potresti non leggerla, invece lo farai.
Quanto appena detto era previsto: la confusione, i turbamenti, i punti interrogativi. Non esistono opzioni, scelte, vie di mezzo. Io non c'entro, non sono in discussione, la responsabilita' e' tua: scegliere di scegliere, senza aggirare gli ostacoli. Sulle scale, tornando a casa, per la prima volta ho seriamente pensato al male (vero) che potrei provare dopo, se mi ostinassi a starti vicino adesso. La cosa piu' saggia, dunque, e' fare a meno di questa non-amicizia (ti ringrazio per l'ottimo suggerimento) e non perche' potrebbe pregiudicare un ipotetico futuro "noi" .... (futuro al quale ammetto di aver pensato anch'io, ma che coglie giustamente impreparati entrambi), semplicemente perche' e' anche questa una strada da percorrere. E dunque andiamo, in direzioni opposte, ma andiamo.